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Cometo e Melanippo



Narra Pausania (VII, 19) che nella città di Aroe (che successivamente sarebbe divenuta Patrasso) vivevano una giovane sacerdotessa di Artemide di nome Cometo, e Melanippo, il ragazzo più bello della città. I due si amavano ma le famiglie erano contrarie al loro matrimonio, dopo aver tentato ogni mezzo per ottenere il consenso i due decisero di amarsi nel tempio.
Le conseguenze del sacrilegio ricaddero sulla popolazione che fu colpita da carestia e malattie. L'oracolo di Delfi sentenziò che per placare la dea era necessario sacrificare ogni anno il giovane e giovane più belli finché non fosse giunto un re straniero portando con se una divinità sconosciuta.
Euripilo, che era impazzito alla vista di una statua di Dioniso scolpita da Efesto che aveva preso a Troia, giunse infatti al tempio di Artemide e riebbe la ragione e gli abitanti del luogo cessarono di sacrificare i loro giovani.


Riferimenti letteratura:
  • Pausania - Descrizione della Grecia




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