Secondo il racconto di Dionigi di Alicarnasso, intorno al 470 a.C. scoppiò a Roma un'epidemia che colpiva le donne in gravidanza le quali spesso morivano dopo aver dato alla luce feti immaturi.
Sospettando un sacrilegio, fu aperta un'inchiesta e si scoprì che la vestale Orbilia continuava a svolgere i suoi compiti rituali pur avendo perduto la verginità.
Come previsto dalla legge Orbilia fu sepolta viva, uno dei suoi amanti fu flagellato a morte e un altro si suicidò. Placata così l'ira divina, l'epidemia ebbe termine.

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Riferimenti letteratura:

Dionigi di Alicarnasso - Storia di Roma Antica

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