Nato in Palestina fra il 310 ed il 315, dopo la morte del padre fu adottato da un ebreo. Rinunciò all'eredità in favore della sorella e dei poveri, visitò i monasteri egiziani e denunciò alcune comunità deviate e corrotte.
Tornato in Palestina fondò un monastero e lo diresse per trent'anni.
Nel 367 fu nominato metropolita di Cipro e vescovo di Salamina.
Campione dell'ortodossia, intratteneva rapporti con Sant'Eusebio di Vercelli che era stato deposto ed esiliato sotto l'imperatore Costanzo II.
Criticò duramente la venerazione delle immagini dei santi, lottò contro le eresie del suo tempo (sulle quali scrisse il trattato Panarion) e contro le tesi di Origene.
Si dissociò dal Sinodo della Quercia tenutosi nei pressi di Costantinopoli nel 403 che destituì il patriarca Giovanni Crisostomo.
Morì durante il viaggio in mare rientrando a Cipro.
Santo e padre della Chiesa il suo culto ricorre il 12 maggio.
Fu autore del Panarion (trattato sulle eresie) di un catechismo intitolato Ancoratus e di alcuni trattati minori.

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Riferimenti letteratura:

San Girolamo - Vita di Ilarione

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