4/vgF0McT6WBi1RPOKg40mK96lk1bJq1dTncfbVzjMYsVgdkLfU3L2ZoQ

Sunelweb
    
Guida rapida
A B C D E F G H I J K L M
N O P Q R S T U V W Y Z  
 

Famiglia Guidi



Famiglia nobiliare toscana originaria del Pistoiese, ebbe domini in Romagna ed in Emilia.
Dal capostipite, un personaggio di nome Tegrimo vissuto nel decimo secolo, discesero diversi rami che prosperarono nei secoli dal XIII al XVI.

Ramo di Bagno - Raggiolo
I primi possedimenti in Romagna vennero ai Guidi con un matrimonio con una nobildonna dei duchi Onesti di Ravenna, aggiungendo altri beni ottenuti da vari sovrani la famiglia entrò a far parte della feudalità e prima dell'età comunale annoverò fra le sue glorie i conti Tegrimo I, Guido I, Guido II, Guido III, Guido Guerra I, Guido Guerra II.
I Guidi parteciparono alle crociate e alle lotte fra Guelfi e Ghibellini parteggiando per i primi, ma con il crescere delle autonomie comunali persero ogni rilevanza politica.
Da allora questo ramo della famiglia prese a decadere lentamente, vivendo all'ombra di nuove e più importanti signorie come i Visconti e gli Estensi, tuttavia alcuni membri lasciarono il loro segno nella storia, come il ghibellino Guido Novello I che fu fra i vincitori a Montaperti.

Ramo di Bagno - Montebello
Il capostipite di questo ramo, Giovanfrancesco I, combattè con Francesco Sforza contro Milano.
I membri furono conti di Bagno, marchesi di Montebello e titolari di altri feudi concessi loro da Innocenzo VIII e Paolo III.

Ramo di Mantova
Derivato dal ramo dei Conti di Bagno nel XV secolo, ereditò nel XVII i beni dei Guidi di Bagno-Montebello ed è ancora esistente.

Ramo di Modigliana, Porciano, Palagio e Urbecche
Risalente a Tegrimo II (XIII secolo) ghibellino devoto a Federico II.
Fra i suoi membri Guido VI, Ruggero II, Tegrimo III, Guidalnerto, Guidofrancesco e Giovanni.

Ramo di Romena, Ragginapoli e Montegranelli
Discendenti del conte di Bagno Aghinolfo I conte imperiale di Romagna sotto Federico II, i Guidi di Romena, Ragginopoli e Montegranelli furono di parte guelfa e per questo motivo si trovarono spesso in contrasto con i parenti ghibellini.
Fra i membri di questo ramo furono Guido Pace che combattè a Montaperti e Alessandro, Aghinolfo e Guido, i falsari condannati nel 1281 citati da Dante nel canto XXX dell'Inferno.

Ramo di Dovadola
Il capostipite di questo ramo fu Marcovaldo I, prima seguace di Federico II, poi guelfo.

Ramo di Battifolle, Poppi, Borgo alla Collina, Belforte e Moncione
Questo ramo discese da Simone I, fratello di Guido Novello I, che dopo aver combattuto fra i ghibellini a Monteaperti passò alle milizie guelfe di Carlo d'Angiò.
Appartennero allo stesso ramo Simone II e Guido IX che contribuirono alla cacciata del Duca di Atene da Firenze.


Indice sezione