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Consiglio dei Quattrocento



Il consiglio dei Quattrocento, o Boulè dei Quattrocento, fu l'organo di governo istituito in Atene nel 411 a.C. dopo il colpo di stato oligarchico in sostituzione del consiglio democratico dei Cinquecento.
I quattrocento membri di questo consiglio furono scelti tra i cinquemila cittadini più abbienti che erano i soli ai quali veniva riconosciuta la cittadinanza ateniese con i relativi diritti e privilegi.
Il consiglio dei Quattrocento varò la riforma che aboliva i compensi per le cariche pubbliche salvo quelle dei pritani e degli arconti.
Fra le iniziative dei Quattrocento fu la costruzione al Pireo di una fortificazione dotata di scorte alimentari. Teramene, che faceva parte dell'ala moderata del consiglio, denunciò pubblicamente quella fortificazione come un preparativo per un'invasione spartana sollecitata dai consiglieri più radicali che, in effetti, intendevano consegnare la città agli Spartani e indusse gli opliti addetti alla costruzione a demolire quanto avevano eretto.
La flotta spartana giunta in vista del Pireo e non trovando la fortificazione deviò sull'Eubea che riuscì a conquistare nonostante le difese ateniesi. La perdita dell'Eubea, principale fornitrice di grano, esasperò la popolazione che si sollevò rovesciando il consiglio dei Quattrocento dopo soli quattro mesi di governo.


Riferimenti letteratura:
  • Tucidide - La Guerra del Peloponneso
  • Aristotele - La costituzione degli Ateniesi
  • Diodoro Siculo - Biblioteca storica
  • Giustino - Epitome delle Storie Filippiche Di Pompeo Trogo



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