Figlia di Cercione.
Il suo mito è tramandato compiutamente dal solo Igino(Fabulae 187) che dipende da una tragedia perduta di Euripide.
Alope fu sedotta da Posidone e ne nacque Ippotoo, eroe eponimo di una delle dieci tribù ateniesi. Per timore del padre Alope fece segretamente esporre il neonato avvolto in una veste regale, fra i pastori che lo trovarono nacque una contesa e questi si rivolsero a Cercione. Cercione, tramite la veste del bimbo, risalì alla verità e fece murare viva Alope, esponendo di nuovo il neonato. Quando i pastori lo trovarono per la seconda volta compresero che era protetto dalla volontà di un dio e lo adottarono. Più tardi, quando Teseo uccise Cercione, Ippotoo chiese ed ottenne il regno. Quanto ad Alope fu mutata in fonte da Posidone.
Da un passo di Pausania (I,14,2) si ricava che anche il poeta ateniese Cherilo aveva composto una tragedia sulle vicende di Alope.

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Riferimenti letteratura:

Igino - Fabulae

Pausania - Descrizione della Grecia

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