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Coluccio Salutati



Nato a Stignano in Valdnievole nel 1331, abitò a Bologna fino ai venti anni studiando retorica e filosofia presso la scuola di Pietro da Moglio e contemporaneamente formandosi come notaio. Ottenuto il titolo di notaio esercitò a Stignano, Todi, Roma, Lucca e dal 1374 a Firenze dove si dedicò anche alla politica. Venne nominato cancelliere della signoria nel 1375 e conservò questa carica fino alla morte.
Si oppose ai tentativi del duca di Milano Gian Galeazzo Visconti di conquistare Firenze, spronando la popolazione alla resistenza.
Umanista, ammiratore e seguace del Petrarca. Fondò e finanziò personalmente una biblioteca di dimensioni inusitate per l'epoca (centinaia di volumi) ricca di rari testi classici. Istituì la cattadra di letteratura graca presso lo Studio Fiorentino affidandola all'umanista bizantino Emanuele Crisadora. Studiò i classici, rinvenne e trascrisse testi di Cicerone e di Seneca. Studiò inoltre approfonditamente la storia fiorentina.

Lasciò un importante epistolario, i trattati De fatu, fortuna et casu, Invectiva, Delle fatiche di Ercole (De laboribus Herculis), De Nobilitate Legum et Medicinae, De Saeculo et Religione.
Fu in polemica con Giovanni Dominici in difesa della poesia pagana.
Morì a Firenze nel 1406.


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