La Fontana Maggiore, in Piazza IV Novembre a Perugia, fu costruita fra il 1274 ed il 1278 come terminale dell'Acquedotto di Monte Pacciano e venne inaugurata il 13 febbraio 1280.
Un terremoto nel 1348 ne rese necessaria la parziale ricostruzione. In tempi più recenti la fontana è stata restaurata nel 1949 e nel 1999.
L'opera fu realizzata da più artisti: agli aspetti architettonici lavorò Frà Bevignate, alle sculture in marmo Nicola e Giovanni Pisano, le parti in bronzo furono fuse da Rosso Padellaio mentre l'idraulica fu curata da Boninsegna Veneziano.
Bassorilievi e sculture che ornano la fontana costituiscono una rappresentazione del sapere.
La vasca inferiore presenta ventiquattro lati, i suoi bassorilievi rappresentano i mesi, lo Zodiaco, le arti liberali, la filosofia, Adamo ed Eva cacciati dal Paradiso Terrestre, Romolo e Remo allattati dalla lupa, due favole di Esopo, due storie di Davide, il Leone ed il Grifo ed altri animali simbolici.
La vasca superiore è ornata di iscrizioni e di ventiquatto piccole statue, opera di Giovanni Pisano, raffiguranti personaggi biblici, storici e mitologici.
Giovanni Pisano realizzò inoltre le tre ninfe con le anfore, mentre la tazza in bronzo è di Rosso Padellaio.
Un editto comunale del 1280 comminava una pena pecuniaria per chi danneggiasse la fontana, pena che in caso di insolvenza sarebbe stata commutata nella frusta per le donne e nel taglio della mano destra per gli uomini.
Un guasto all'acquedotto verificatosi nel 1458 interruppe il flusso d'acqua e fu risolto soltanto nel 1561 grazie all'intervento di Vincenzo Danti.

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Riferimenti letteratura:

Giorgio Vasari - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti

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