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Antistio Sosiano



Tribuno della plebe nel 56, ottenne la pretura nel 62 ma fu sollevato dalla carica perché accusato di lesa maestà. Era stato denunciato da Cossuziano Capitone per aver composto dei versi offensivi contro Nerone ed era stato sottoposto al giudizio del senato. I senatori più timorosi nei confronti di Nerone, fra i quali il futuro imperatore Vitellio, proposero la condanna a morte ma si oppose con grande fermezza il senatore Trasea Peto che affermò che l'esilio e la confisca dei beni sarebbero state punizioni più che sufficienti in rapporto alla colpa. Da parte sua Nerone, pur mostrandosi molto offeso da Sosiano, rimise la decisione al senato.
Nel 66 Sosiano ottenne il permesso di tornare a Roma denunciando per cospirazione Publio Anteio Rufo e Marco Ostorio Scapola. Nel 70 fu di nuovo bandito da Muciano.


Riferimenti letteratura:
  • Tacito - Annali




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