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Batto I



Fondatore di Cirene regnò, secondo Erodoto, per quaranta anni. Il suo vero nome era Aristotele ed era stato esiliato dalla nativa Tera per motivi politici insieme alla sua fazione.
Batto era la parola con cui i libici indicavano il re. Giunto in Libia, infatti, fondò la città di Cirene e ne assunse il governo come sovrano assoluto. Nel mito Batto è il diciassettesimo discendente di Eufemo, uno degli Argonauti, e la fondazione di Cirene era stata predetta da Medea quando un nume libico aveva offerto ad Eufemo la zolla dell'ospitalità (si veda Pindaro, IV pitica).
La leggenda narra anche che il giovane si era recato a Delfi per consultare l'oracolo di Apollo in merito alla propria balbuzie e dall'oracolo aveva ricevuto l'ordine di fondare la nuova città . Batto sbarcò prima nell'isola di Platea, dove si trattenne per due anni, quindi cercò di tornare in patria ma fu respinto dai Terei. Tornò sulla costa libica in un luogo chiamato Aziris, dopo sei anni si trasferì presso la fonte Kura dove fu fondata Cirene.
Nei Fasti di Ovidio (III,570), Batto è re dell'isola di Malta, accoglie e ospita Anna Perenna che ha lasciato Cartagine dopo la morte di Didone.


Riferimenti letteratura:
  • Pindaro - Pitiche
  • Erodoto - Storie
  • Ovidio - Fasti




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