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Isola Comacina



L'Isola Comacina affiora nel ramo comasco del Lago di Como, ha una superficie di 0,075 kmq e un'altitudine massima i 239 m.s.m.
Attualmente fa parte del comune di Tremezzina e appartiene all'Accademia delle Belle Arti di Brera, di Milano.
Storia
Scarsi e difficilmente interpretabili i reperti di epoca romana rinvenuti sull'isola che probabilmente veniva utilizzata come rifugio in caso di pericolo dalle popolazioni rivierasche e, più tardi, come lebbrosario.
Dopo la Guerra Gotica tutta la regione rimase ai Bizantini fino all'invasione longobarda del 569. L'avamposto dell'isola resistette fino al 588 quando si arrese a Autari.
Nel 688 si rifugiò sull'Isola Comacina il re longobardo Cuniperto attaccato dal duca di Trento Alahis e vi abitò fin quando riconquistò il trono l'anno successivo.
Nel 702 l'isola ospitò Ansprando, duca di Asti in guerra con il re longobardo Ariperto II discendente di Cuniperto.
Sul finire del primo millennio l'isola fu coinvolta nelle lotte fra Berengario II e Ottone I di Sassonia e fu conquistata da quest'ultimo nel 960.
Nella guerra fra Milano e Como l'isola fu devastata dai Comaschi, alleati di Federico Barbarossa, che demolirono tutti gli edifici civili e religiosi. Gli abitanti fuggirono a Varenna e da allora l'isola rimase disabitata.


Riferimenti letteratura:
  • Paolo Diacono - Storia dei Longobardi



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