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Niccolò V antipapa



Pietro Rinalducci o Rainalducci nacque a Corvaro, nei pressi di Rieti, intorno al 1258.
Della sua vita precedente il sacerdozio abbiamo soltanto la notizia di un matrimonio successivamente annullato.
Nel 1285 entrò nell'Ordine dei Francescani e visse a Rieti poi nel convento dell'Ara Coeli a Roma.
Prima di essere eletto papa partecipò alla disputa sulla povertà aderendo alla linea del generale dell'Ordine Michele da Cesena che sosteneva che Cristo e gli Apostoli non avevano posseduto beni materiali, contro la posizione del pontefice Giovanni XXII che dichiarò eretica l'affermazione di Michele.
Nell'aprile 1328 Ludovico il Bavaro dichiarò deposto Giovanni XXII (che risiedeva ad Avignone), quindi convocò un collegio di prelati che elesse Pietro Rinalducci. Il 12 maggio 1328, alla presenza dell'imperatore e del popolo romano, Pietro fu consacrato papa e prese il nome di Niccolò V.
Fin dagli inizi del suo pontificato Niccolò si adoperò per delegittimare Giovanni XXII e la corte di Avignone formando a Roma una struttura politica e amministrativa con uomini di sua fiducia.
Nell'agosto 1328 Ludovico il Bavaro lasciò Roma e Niccolò si trasferì a Viterbo, poi a Todi quindi a Pisa dove si trovava anche l'imperatore. Nei mesi successivi papa e antipapa si condannarono più volte a vicenda ma quando nel 1329 Ludovico tornò definitivamente in Germania, Niccolò fu costretto a trattare e nel mese di agosto abdicò ottenendo l'assoluzione e una pensione, ma fu obbligato a rimanere nel palazzo papale di Avignone fino alla morte avvenuta il 16 ottobre 1333.


Vedi anche:
  • Cronologia dei Papi ed Antipapi





  • Indice sezione