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Basilica di Santa Chiara Napoli



Il complesso monumentale di Santa Chiara, più comunemente indicato come Monastero di Santa Chiara, fu costruito nel XIV secolo per ordine del re Roberto d'Angiò.
Nel 1310 l'achitetto Gagliardo Primario ricevette la commissione da Roberto d'Angiò e da sua moglie Sancia d'Aragona ed impiegò circa vent'anni per costruire l'imponente chiesa gotica e gli edifici annessi. La chiesa venne aperta ai fedeli nel 1330.
Nel XVIII secolo venne ristrutturata in forma barocche ed arricchita all'interno, ma queste modifiche andarono perdute a causa dei bombardamenti della seconda guerra mondiale e le ristrutturazioni del dopoguerra, completate nel 1953, riportarono la chiesa all'originale aspetto medievale.
Situata in Piazza del Gesù Nuovo, presenta in Via Benedetto Croce il grande portale gotico risalente al XIV secolo. La facciata è a capanna con pronao a tre arcate.
Il campanile trecentesco fu modificato in stile barocco.
L'interno è un'unica navata rettangolare con dieci cappelle per ogni lato. Della ristrutturazione barocca rimane soltanto il pavimento di Ferdinando Fuga.
Nella chiesa sono sepolti diversi personaggi storici: Roberto d'Angiò, Carlo duca di Calabria, Maria di Valois, Maria di Durazzo, Ludovico di Durazzo ed i sovrani delle Due Sicilie della dinastia Borbone da Ferdinando I a Francesco II.
Nella prima cappella a sinistra si trova la tomba di Salvo d'Acquisto, il carabiniere ucciso dai nazisti il 23 settembre 1943.


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