4/vgF0McT6WBi1RPOKg40mK96lk1bJq1dTncfbVzjMYsVgdkLfU3L2ZoQ

Sunelweb
    
Guida rapida
A B C D E F G H I J K L M
N O P Q R S T U V W Y Z  
 

Megara (città)



La città di Megara, in Attica, fu fondata da coloni di Corinto e di Argo.
Grazie ai suoi due porti (Nisea e Page), conobbe grande ricchezza fra il 730 a.C. e il 550 a.C. Durante questo periodo fondò diverse colonie: Megara Iblea in Sicilia, Calcedone e Bisanzio sul Bosforo, ed Eraclea Pontica in Bitinia. 
Nel VI secolo a.C. lo sviluppo della città conobbe un brusco arresto a causa delle tensioni con le città rivali (Corinto ed Atene)  e dei contrasti interni, fino all'insurrezione dei contadini contro i proprietari terrieri. Atene, che le contendeva il possesso dell'isola di Salamina, finì per sconfiggerla e sottrarle il possedimento.
Megara entrò a far parte della Lega Peloponnesiaca e partecipò alla seconda guerra persiana, ma nel 455, a causa dei suoi contrasti con Corinto, uscì dalla Lega e si unì ad Atene ma quando, dieci anni più tardi, si ribellò all'egemonia ateniese, fu punita da Pericle con un decreto che la danneggiava seriamente dal punto di vista commerciale.
Cominciò quindi a decadere anche a causa della situazione politica interna costantemente instabile.
Nel 307 fu saccheggiata da Demetrio Poliorcete.
Nel IV secolo Euclide di Megara, allievo di Socrate, fondò la scuola filosofica detta, appunto, megarica.
Durante la guerra civile romana resistette ai seguaci di Cesare e dopo un duro assedio fu espugnata da Quinto Fufio Caleno.
In età imperiale Adriano vi dedusse una colonia ed intraprese opere di ricostruzione, ma queste iniziative non bastarono a ridare a Megara la sua antica importanza. Nei secoli successivi, soggetta ad incursioni di pirati e di barbari, divenne un modesto villaggio.
Vi nacque il poeta Teognide e vi ebbe origine un genere teatrale detto "farsa megarese".

Nel mito Megara è ricordata soprattutto per il suo re Niso che aveva un capello d'oro al quale era legato il destino della città. Quando Minosse assediò Megara, Scilla figlia di Niso si innamorò di lui e tagliò il capello del padre ma Minosse, inorridito per il tradimento la scacciò e rifiutò il dono.



Riferimenti letteratura:
  • Ovidio - Metamorfosi
  • Pausania - Descrizione della Grecia
  • Dione Cassio - Storia romana
  • Diogene Laerzio - Vite dei filosofi



  • Indice sezione