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Basilica di Santa Maria Maggiore Roma



264SMariaMaggiore
La Basilica di S. Maria Maggiore
Di MarkusMark (Opera propria)
attraverso Wikimedia Commons
Nella piazza omonima, nella quale termina Via Merulana, sorge la Basilica di Santa Maria Maggiore.
Secondo la tradizione papa Liberio (352-366) sognò la Madonna che gli chiedeva di dedicarle una chiesa nel luogo ove avesse visto compiersi un evento miracoloso. La mattina del 5 agosto 352 nevicò sull'Esquilino ed il papa scelse quel luogo per la costruzione della chiesa, costruzione che fu finanziata dal patrizio Giovanni che aveva avuto lo stesso sogno. Da questa vicenda derivano le denominazioni altrernative di Basilica Liberiana e di Santa Maria ad Nives.
Scavi eseguiti negli anni sessanta hanno individuato nel sito un grande edificio di età augustea che fu più volte modificato e restaurato prima della costruzione della basilica.
Nel 431 il Concilio di Efeso stabilì il dogma della maternità divina di Maria al quale, nel 432, Sisto III dedicò la nuova basilica che costruisce la struttura principale dell'edificio attuale. Ad essa risalgono le tre navate divise da due file di colonne con capitelli ionici che sorreggono architravi continue.
La parte superiore della navata centrale è decorata all'interno con mosaici del quinto secolo rappresentanti gli episodi della Bibbia fra i quali si aprono le finestre che illuminano la chiesa.
Niccolò IV fece costruire l'abside ed il transetto affrescato.
Il soffitto centrale mostrava in origine le capriate in legno, Alessandro VII le fece coprire con il soffitto attuale attribuito a Giuliano da Sangallo.
Ad Eugenio III risale il pavimento cosmatesco. Nel XVIII secolo Benedetto XIV affidò a Federico Fuga il rifacimento della facciata.

Lato Anteriore
Il fronte della chiesa è composto da due prospetti simmetrici a cinque piani al centro dei quali si trova il portico sormontato da una loggia a tre arcate. Nel realizzare questa facciata Fuga conservò i preesistenti mosaici che rappresentavano episodi dei Vangeli e la storia di Liberio e del patrizio Giovanni.
Al sommo della facciata ed agli angoli della loggia si trovano statue di santi e pontefici, opere di Carlo Menaldi, Agostino Corsini, Bernardino Ludovisi, Carlo Machionni, Francesco Queicolo e Filippo della Valle.
La statua centrale della Madonna è di Filippo Lironi.

Lato sinistro
E' decorato con statue di Francesco Mochi (S. Matteo), Stefano Maderno (Ss. Mattia e Epatra), Valsoldo (SS. Girolamo e Luca).

Lato posteriore
Affacciato su Piazza dell'Esquilino, con al centro la convessità dell'abside decorata da statue di Francesco Fancelli, il lato posteriore della basilica sovrasta una scalinata monumentale. Fu realizzato da Carlo Rinaldi.

Interno
Fra le opere presenti all'interno della Basilica:
- Monumento a Niccolò IV opera di Domenico Fontana con statua di Leonardo Sormani, nella navata centrale.
- La Confessione rifatta da Virginio Vespignani nel 1864 che custodisce in un'urna d'argento reliquie lignee della culla di Gesù portate dai pellegrini in Terra Santa.
- Il baldacchino dell'altare maggiore con colonne di porfido, opera di Ferdinando Fuga.
- I mosaici dell'abside, opera di Jacopo Turriti del 1295.
- Gli affreschi lacunosi di Evangelisti nella cappella dei Ss. Michele e Pietro in Vincoli sono attribuiti a Piero della Francesca.
- La Cappella Sistina la cui realizzazione fu affidata da Sisto V a Domenico Fontana (1584-1589).
- L'Oratorio del Presepio con Magi, San Giuseppe, bue, asino di Arnolfo di Cambio e Madonna con Bambino del Valsoldo.
- La Cappella Paolina (nella navata sinistra) fu commissionata al Ponzio da Paolo V e riprende lo stile della Cappella Sistina alla quale è contrapposta, fu affrescata dal Cavalier d'Arpino.
- La Cappella Sforza fu realizzata da TIberio Calcagni e Giacomo della Porta che lavorarono su disegni di Michelangelo dal 1564 al 1573.

Campanile
Eretto nel 1776 su base del XII secolo è alto 75 mt.
Sulla sommità cuspide piramidale aggiunta durante il pontificato di Giulio II.


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