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Marco Celio Rufo



Proveniente da famiglia di condizione equestre, nato a Interamnia (Teramo) forse nell'82 a.C., fu affidato dal padre a Cicerone per essere introdotto alla professione forense.
Durante il consolato di Cicerone, Celio si avvicinò a Catilina anche se poi cercò di allontanare ogni sospetto seguendo in Africa il proconsole Quinto Pompeo Rufo, persona vicina all'Arpinate.
Tornato a Roma nel 60 a.C. intentò causa a Gaio Antonio Ibrida, accusandolo di collaborazione con Catilina, vinse ed Antonio venne esiliato nonostante la difesa di Cicerone.
Per consolidare la sua fama nascente, Celio pensò di farsi notare affittando una casa nel lussuoso quartiere del Palatino. In quel periodo conobbe Clodia, la famosa sorella di Publio Clodio cantata da Catullo come Lesbia, che dava scandalo con la sua condotta licenziosa. Con Clodia Celio intrecciò una relazione che durò circa due anni, quindi la abbandonò procurandosi il suo odio tanto che Clodia si adoperò perché Celio finisse sotto processo. Difeso da Cicerone, Celio che era accusato anche di collusione con Catilina e di violenza contro alcuni ambasciatori egiziani, venne assolto.
Negli anni successivi Celio si adeguò alla politica di Cicerone sostenendo Milone contro Clodio e fungendo da informatore per l'Arpinate nel 51 a.C. quando fu proconsole in Cilicia.
In seguito si avvicinò a Cesare che lo fece nominare pretore nel 48 a.C. ed infine lo accompagnò in Spagna scrivendo a Cicerone una lettera in cui lo invitava alla neutralità.
Ma presto Celio si mostrò insoddisfatto della sua scelta e deluso per la scarsa importanza che evidentemente Cesare gli attribuiiva.
Quando Cesare varò un provvedimento di condono dei debiti, Celio sostenendo che il provvedimento stesso fosse poco risolutivo promosse a Roma un'agitazione dei debitori provocando tumulti a seguito dei quali venne deposto dalla carica ed allontanato dalla città.
Si recò presso Milone che stava cercando di sollevare l'Italia Meridionale contro Cesare e morì in uno scontro in Puglia nel tentativo di provocare una rivolta degli schiavi (48 a.C.)


Riferimenti letteratura:
  • Cesare - La guerra civile
  • Cicerone - Pro Caelio
  • Velleio Patercolo - Storia romana


    Vedi anche:
  • Cronologia dei magistrati romani



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