Norcia 480 - Montecassino 547.

Monaco italiano, fondatore dell'ordine dei Benedettini. Aveva compiuto studi di letteratura ed umanistici a Roma quando si ritirò per tre anni ad Eutida quindi in una grotta a Subiaco (Sacro Speco) nella Valle dell'Aniene in assoluto eremitaggio. A Vicovaro diresse una comunità che abbandonò a causa della difficoltà incontrata nel far rispettare ai monaci le sue regole.
Dopo aver fondato numerosi monasteri, ormai famoso fino a Roma, si diresse a Cassino, regione tornata desolata e selvaggia i cui abitanti avevano ripreso i riti pagani. Vi costruì il monastero di Montecassino e vi stese la Regola dei monaci riferendosi ad antichi testi di origine orientale.
La sua regola prescrive preghiera, concentrazione e lavoro deviando dal rigorismo degli asceti precedenti e sarà modello di ogni successiva regola monastica. L'importanza dell'opera di Benedetto consiste appunto nella chiarezza con la quale propose un modello di condotta ben definito in tempi di grande entusiasmo ma anche di grande confusione per il monachesimo.
Base della Regola è la moderazione, contro gli eccessi contemplativi o individualistici delle forme di ascetismo all'epoca più diffuse; moderazione nella penitenza e nella preghiera, attività intellettuali e lavoro manuale, concordia dei monaci.
La vita di Benedetto è narrata nei Dialoghi di Gregorio VII.

Anniversario: 11 luglio in Occidente, 14 marzo in Oriente

---

Riferimenti letteratura:

Divina Commedia - Paradiso

Paolo Diacono - Storia dei Longobardi

Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare

---