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Aniene



Aniene da Ponte Nomentano 2
L'Aniene a Roma visto da Ponte Nomentano
Di Patafisik (Opera propria) [Public domain],
attraverso Wikimedia Commons
Fiume del Lazio (99 km.), affluente del Tevere.
Nasce sui Monti Simbruini da varie sorgenti e forma inizialmente due rami (Aniene e Simbrivio) che si congiungono nei pressi di Trevi nel Lazio (provincia di Frosinone) dando luogo alle cascate di Trevi.
Lungo il suo corso bagna Subiaco e Agosta dove riceve tributi dalle sorgenti dell'Acqua Claudia e dell'Acqua Marcia.
A Tivoli forma una grande cascata con un salto di 160 m. ed infine confluisce nel Tevere a Roma presso Ponte Salario.

Lo sfruttamento delle risorse idriche del bacino dell'Aniene iniziò in età romana con la costruzione dell'Acquedotto dell'Acqua Marcia a cura del pretore Quinto Marcio (II secolo a.C.) e proseguì in età imperiale.
Durante il Medioevo lungo il corso dell'Aniene sorsero castelli, eremi e monasteri fra i quali quello benedettino di Subiaco.
Nella zona di Tivoli l'Aniene alimenta il sistema di fontane e giochi d'acqua di Villa d'Este ed attraversa il parco di Villa Gregoriana.
Dal XIX secolo iniziò lo sfruttamento del fiume per la produzione di energia elettrica.

In età repubblicana l'Aniene rappresentava una linea di confine fra Roma e le popolazioni limitrofe. Nel 437 a.C., come racconta Tito Livio, sulle rive dell'Aniene i Romani comandati dal dittatore Mamerco Emilio sconfissero l'esercito nemico composto da Veienti, Fidenati e Falisci.
Una più famisa battaglia fu combattuta sul fiume fra i Galli e i Romani comandati questa volta da Furio Camillo nel 367 a.C. (ma la data è incerta) .


Riferimenti letteratura:
  • Livio - Storia di Roma
  • Dionigi di Alicarnasso - Storia di Roma Antica
  • Plinio il Vecchio - Storia Naturale
  • Plutarco - Temistocle e Camillo
  • Theodor Mommsen - Storia di Roma Antica



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