Terzo doge di Venezia dal 726, fu eletto con l'appoggio dei bizantini come successore di Marcello Tegalliano.
Curò l'organizzazione e l'addestramento dei militari e combattè contro i pirati dell'Adriatico, a volte con l'aiuto dei Bizantini.
Partecipò alla liberazione di Ravenna che era stata occupata dai Longobardi.
In alcune fonti viene chiamato Oleo Orso o Orso Partecipazio. Il cognome Ipato potrebbe rappresentare una magistratura come il titolo di console conferitogli dai Bizantini dopo l'impresa di Ravenna.
Fu ucciso durante dei disordini popolari nel 737.
Dopo la sua morte fu deciso di non eleggere un nuovo doge ma un magistrato annuale, situazione che durò fino al 742 quando si tornò al dogato con l'elezione di Diodato Orso Ipato, figlio di Orso.

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Riferimenti letteratura:

Giuseppe Cappelletti - Storia della Repubblica di Venezia dal suo principio sino al suo fine

Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare

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Vedi anche:

Dogi di Venezia

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