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Matrimoni - Unioni:
  • Caterina Sforza Riario
  • Girolamo Riario



    Provenienza immagine: dalla rete
    Girolamo Riario
    Particolare di affresco di Melozzo da Forlì
    Girolamo Riario nacque a Savona nel 1443, figlio di Paolo Riario e Bianca della Rovere.
    Era il nipote preferito del papa Sisto IV che nel 1473 gli procurò la signoria di Imola e il fidanzamento con Caterina Sforza, figlia di Galeazzo Maria Sforza duca di Milano, che Girolamo sposò nel 1447.
    Dopo aver preso possesso della signoria, Girolamo si stabilì per un periodo a Roma dove iniziò la costruzione di Palazzo Altemps su progetto di Melozzo da Forlì.
    Nel 1478 prese parte alla congiura dei Pazzi con l'obiettivo di eliminare Lorenzo e Giuliano dei Medici ed impadronirsi di Firenze. Sembra che il Riario nutrisse particolare rancore nei confronti di Lorenzo perché questi aveva ostacolato l'acquisto da parte sua della città di Imola, forzatamente venduta da Taddeo Manfredi, negando il finanziamento necessario per la transazione.
    Nel 1480, dopo la morte di Pino III Oderlaffi, ottenne anche la signoria di Forlì.
    Nle 1482, inviato di Sisto IV, istigò i Veneziani contro Ferrara in merito allo sfruttamento delle saline di Comacchio provocando la Guerra del Sale.
    Il 12 agosto 1484 morì Sisto IV, seguì una rivolta popolare contro i soprusi dei parenti e collaboratori del papa. Girolamo si portò con le sue milizie poco distante dalla città mentre la moglie occupava Castel Sant'Angelo minacciando i cardinali che, temendo per la propria vita, rifiutavano di riunirsi in conclave. Dopo alcuni giorni Girolamo trattò con il Sacro Collegio ed accettò un cospicuo indennizzo per allontanarsi da Roma. Il conclave si riunì ed il 29 agosto elesse Innocenzo VIII.
    Nel 1488 la famiglia forlivese degli Orsi organizzò una congiura: Girolamo venne ucciso (14 aprile 1488), la moglie e i figli catturati, ma la vedova riuscì a fuggire e a recuperare il potere su Imola e Forlì con l'appoggio di Ludovico il Moro.
    Da Caterina Sforza Girolamo ebbe sei figli: Ottaviano, Cesare, Bianca, Giovanni Livio, Galeazzo Maria e Francesco Sforza.


    Riferimenti letteratura:
  • Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare



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