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Sant'Antonio Abate



Jacopo Pontormo 041
Jacopo Pontormo - S. Antonio Abate
attraverso Wikimedia Commons
Nacque nel 251 nella Media Valle del Nilo, regione che rimase esclusa dalle persecuzioni anticristiane che in quel periodo venivano promosse da Decio e Valeriano.
Morti i genitori affidò la sorella minore ad un convento di suore, si liberò dei suoi beni devolvendoli in opere di carità e si dedicò alla religione divenendo discepolo di un eremita.
Intorno ai vent'anni visse un ritiro in un sepolcro per combattere le tentazioni, qui avrebbe avuto visioni diaboliche e sarebbe stato confortato da una voce misteriosa. Si ritirò quindi nel deserto dove visse per venti anni in penitenza e solitudine in un castello diroccato, ma il suo esempio fu imitato da molti e molti vollero unirsi a lui, nacquero così numerosi monasteri nel deserto.
Dal 306 alternò periodi di eremitaggio con visite ad Alessandria dove si recava per difendere e confortare le vittime della persecuzione di Massimino Daia e, più tardi, per combattere l'Arianesimo.
Col trascorrere del tempo divenne famoso in tutto l'impero e fu consultato da imperatori come Costantino, Costanzo e Costante.
Morì nel 356, all'età di centocinque anni. E' considerato l'iniziatore della vita monastica.


Riferimenti letteratura:
  • San Girolamo - Vita di Ilarione



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