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Anfitrione



I figli del re Pterelao arrivarono a Micene e derubarono il re Elettrione, padre di Alcmena, di una mandria di vacche. Negli scontri che seguirono molti figli di Pterelao e di Elettrione rimasero uccisi. Elettrione organizzò contro Pterelao una spedizione comandata dall'eroe Anfitrione al quale concesse Alcmena a patto che Anfitrione non si unisse a lei prima di aver compiuto la missione. Prima di partire Anfitrione uccise involontariamente Elettrione.
Pterelao aveva un capello d'oro che lo rendeva immortale, ma sua figlia Cometo, innamoratasi di Anfitrione, lo recise, permettendo all'eroe di uccidere Pterelao e di vincere la guerra. Anfitrione uccise anche Cometo per punire il tradimento, quindi tornò a casa. Nel frattempo Zeus, invaghitosi di Alcmena, aveva assunto l'aspetto di Anfitrione e si era introdotto nel suo letto. Anfitrione tornato a casa comprese che il suo rivale era un dio e si astenne dal giacere con la moglie. In un'altra versione Anfitrione si unisce ad Alcmena nella stessa notte, così Alcmena partorisce due gemelli: Eracle(immortale) ed Ificle (mortale).


Riferimenti letteratura:
  • Pseudo Esiodo - Lo scudo di Eracle
  • Euripide - Eracle
  • Plauto - Anfitrione
  • Igino - Fabulae
  • Diodoro Siculo - Biblioteca storica
  • Seneca - Ercole Furioso
  • Pseudo-Apollodoro - Biblioteca



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