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Tibullo



Nato verso il 60 a.C., morì nel 19, lo stesso anno della morte di Virgilio. Era nato probabilmente in una tenuta di famiglia situata sui Colli Albani.
Aritocratico e benestante, fu restio ad intraprendere la carriera politica.
Nel 31 accettò di unirsi a Valerio Messalla che partiva per Azio in supporto di Ottaviano, ammalatosi dovette fermarsi a Corfù e quindi tornare a Roma da solo.
Respinto dalla bella cortigiana Delia partì nuovamente con Messalla per l'Aquitania. Tornato a Roma dopo essersi comportato dignitosamente in guerra, Tibullo allacciò una relazione amorosa con la donna da lui chiamata Nemesi.
Tibullo è un poeta rurale, in questo senso affine a Virgilio, ma molto meno politico appartenendo al gruppo di Messalla e non a quello di Mecenate.
La sua opera è associata al Corpus Tibullianum, raccolta di componimenti della cerchia di Messalla, tra i quali il Panegirico (elogio di Messalla).


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