4/vgF0McT6WBi1RPOKg40mK96lk1bJq1dTncfbVzjMYsVgdkLfU3L2ZoQ

Sunelweb
    
Guida rapida
A B C D E F G H I J K L M
N O P Q R S T U V W Y Z  
 

Riferimenti Genealogici

Genitori:
  • Zebedeo
  • Salomè
    Fratelli e sorelle:
  • San Giacomo apostolo
  • San Giovanni Apostolo Evangelista



    Figlio di Zebedeo e di Salomè, fratello di Giacomo Maggiore, nacque a Betsaida (Galilea) all'inizio del I secolo. Le notizie sulla vita di Giovanni provengono esclusivamente dai Vangeli e dagli Atti degli Apostoli, se non si considerano alcuni testi apocrifi di dubbia affidabilità.
    Sappiamo che, come tutta la sua famiglia, lavorò come pescatore e che prima di incontrare Gesù fu discepolo di Giovanni Battista.
    Dal confronto fra i Vangeli si può evincere che fu Giovanni Battista ad invitare Giovanni ed Andrea a seguire Gesù, mentre questa vocazione fu poi confermata dalla chiamata dello stesso Gesù avvenuta presso il lago di Genesaret.
    Giovanni rivestì, con Pietro e Giacomo Maggiore, un ruolo di particolare rilievo fra i dodici Apostoli, ad esempio sono Pietro e Giovanni ad essere incaricati di preparare l'ultima cena, durante l'ultima cena è Giovanni a chiedere chi sia il traditore, assiste al processo di Gesù ed è l'unico aspostolo presente alla crocifissione. Dopo la resurrezione del Maestro è il primo a riconoscere Gesù risorto.
    Dagli Atti degli Apostoli si ricavano notizie sulla vita di Giovanni successiva alla morte di Gesù, come la guarigione di uno storpio compiuta da Pietro e Giovanni a Gerusalemme. Si parla anche di un processo a carico degli Apostoli davanti al Sinedrio alla fine del quale gli imputati vennero fustigati poi liberati. L'ultima notizia fornita dagli Atti su Giovanni riguarda la sua predicazione a Samaria insieme a Pietro.
    Successivamente Giovanni si trasferì ad Efeso, in Turchia, dove continuò la sua predicazione e dove morì, molto anziano, verso la fine del primo secolo, unico fra gli Apostoli a non subire il martirio.
    Nel testo apocrifo "Atti di Giovanni", risalente al secondo secolo, sono narrate resurrezioni, guarigioni e miracoli compiuti dall'Apostolo durante gli anni trascorsi in Asia.
    Nello stesso testo si racconta che Giovanni compì miracoli alla presenza dell'imperatore Domiziano il quale, per salvarlo dalla persecuzione contro i cristiani che egli stesso aveva ordinato, lo mandò in esilio all'isola di Patmos, dove Giovanni ebbe la visione che generò l'Apocalisse.
    La tradizione cristiana considera canoniche cinque opere di Giovanni: il quarto Vangelo, tre lettere e l'Apocalisse, ma la critica moderna mette in dubbio la paternità di alcuni di questi testi riferendoli piuttosto ad un gruppo di autori discepoli dell'Apostolo.
    Esistono inoltre alcuni scritti apocrifi in realtà composti in epoche successive alla vita di Giovanni.
    Fra i più antichi commenti al Vangelo di Giovanni si ricordano quello di Eracleone (che operò fra il 145 ed il 180) e quello di Origene. Più tardi, verso la fine del quarto secolo, fu composto il commento di Giovanni Crisostomo.
    Patrono degli scrittori, degli editori e dei teologi, Giovanni è ricordato dalla Chiesa cattolica il 27 dicembre.


    Riferimenti letteratura:
  • Vangelo secondo Matteo
  • Vangelo secondo Giovanni
  • Eusebio di Cesarea - Storia Ecclesiastica



  • Indice sezione