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Augure



Gli auguri costituivano un collegio molto importante nella vita politica interna di Roma. In origine erano tre, poi il loro numero fu portato a quindici e infine a sedici.
Avevano il compito di interpretare i segni (fulmini, tuoni, volo di uccelli, ecc.) che si credevano mandati dagli dei per esprimere la loro volontà riguardo alle imprese che i Romani si impegnavano a compiere. Godevano di grandissima autorità, i vari magistrati potevano prendere auspici per conto loro indipendentemente, ma il parere degli auguri era quello definitivo anche perchè la tradizione ricordava molti casi il cui esito negativo era attribuito al fatto che non si fosse dato loro ascolto.
Nel collegio degli auguri si entrava per cooptazione, spesso si verificava che il figlio subentrasse al padre come nel caso di Tiberio Gracco che divenne augure alla morte del padre nel 148 a.C.


In base alle testimonianze di Livio, Cicerone (De Divin.) e Dionigi di Alicarnasso è stato composto un elenco dei dodici segni interpretati dagli auguri1, dodici come i segni zodiacali:
1 - Animali entrati inaspettatamente in casa
2 - Animali apparsi improvvisamente al viaggiatore
3 - Fulmini e conseguenti incendi
4 - Lupi o volpi che rubano il bestiame
5 - Rumori misteriosi
6 - Uccelli che cadono, gufi che cantano, cornacchie che gracchiano
7 - Gatti che entrano in casa da un buco
8 - Candele o fiaccole che si spengono improvvisamente
9 - Fuoco che sibila o soffia
10 - Fuoco che emana scintille
11 - Fuoco che saltella
12 - Repentina malinconia o cattive notizie
Si osservavano inoltre i fenomeni celesti (meteore, fulmini, ecc) e altri eventi particolari, come l'appetito dei polli.
La figura dell'augure proveniva dai Caldei, da questi passò ai Greci, poi agli abitanti del Lazio e da qui ai Romani.


Riferimenti letteratura:
  • Cicerone - Filippiche
  • Dionigi di Alicarnasso - Storia di Roma Antica
  • Livio - Storia di Roma
  • Ovidio - Fasti
  • Aulo Gellio - Notti Attiche
  • Machiavelli - Discorsi sulla prima decade di Tito Livio


    Note:
    1. Tratto da Dizionario di ogni mitologia e antichità - Girolamo Pozzoli


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