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Teatro Marcello Roma



Il Teatro di Marcello fu iniziato da Giulio Cesare e dedicato da Augusto nel 13 a.C. alla memoria di suo nipote Marco Claudio Marcello, morto nel 23 a.C.
Situato al limite meridionale del Campo Marzio (IX Regione secondo la riformna augustea), il teatro aveva una capienza di 15.000 spettatori e un diametro di 130 mt. La facciata esterna in travertino era a tre ordini di quarantuno arcate ciascuno, i primi due parzialmente conservati.
La zona in cui fu costruito era tradizionalmente dedicata alle rappresentazioni teatrali, non lontano infatti sorgeva il teatro fatto costruire da Pompeo.
Il Teatro di Marcello è considerabile il più antico esempio di teatro romano giunto fino a noi, la cavea poggiava su opere in muratura e sostruzioni e non era scavata nella pietra come nei teatri greci.
Fu restaurato da Vespasiano e da Alessandro Severo, cadde in disuso nel V secolo e durante il Medioevo fu utilizzato per ricavarne materiali. Nel XIII secolo la famiglia Fabi costruì sulle rovine del teatro una fortezza che successivamente passò ai Pierleoni poi ai Savelli.
Questi ultimi, nel XVI secolo, commissionarono all'architetto Baldassarre Peruzzi la trasformazione della fortezza in un palazzo patrizio che rimase ai Savelli fino al 1712 quando con la morte del cardinale Giulio Savelli la famiglia si estinse e il complessso fu acquistato ed esteso dagli Orsini.
Fra il 1926 e il 1932 l'edificio fu espropriato e restaurato sterrando i fornici parzialmente interrati e svuotando le arcate che erano state occupate da botteghe e abitazioni.
Provenienza immagine: dalla rete
Teatro Marcello, Roma



Riferimenti letteratura:
  • Ottaviano Augusto - Res Gestae
  • Svetonio - Vite dei Cesari





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