La provincia romana della Mesia, divisa in Mesia Superiore e Mesia Inferiore, si trovava nella regione del Basso Danubio.
Erano suoi confini: i Balcani a Sud, il Ponto a Est, il Danubio a Nord, la Dalmazia e la Pannonia a Ovest.
Il territorio comprendeva le attuali Serbia, Bulgaria e parte della Macedonia.
Prendeva il nome dalla popolazione di stirpe tracica dei Mesi che vi abitava insieme a Triballi, Bastarni e varie tribù di Sarmati, Daci e Sciti.
Conquistata nel 29 a.C. da Marco Licinio Crasso, fu inizialmente annessa all'Illirico per essere organizzata come provincia sotto Tiberio, mentre la divisione in Superiore e Inferiore fu stabilita sotto Domiziano. Fra l'86 e l'88 la Mesia fu occupata dai Daci comandati da Decebalo che sconfissero l'esercito romano nella campagna di Domiziano ma furono sconfitti in una successiva campagna comandata dal generale Tettio Giuliano, rimasero quindi in pace fino all'intervento di Traiano.
Traiano spostò il confine dell'impero con la conquista della Dacia realizzata utilizzando la Mesia come base militare e coinvolgendo le legioni di stanza in Mesia.
Dopo un lungo periodo di invasioni barbariche, nel quarto secolo la Mesia fu definitivamente occupata da Alani e Unni.
Nel 376 l'imperatore Valente accordò ai Goti che erano stati cacciati dagli Unni dalle loro precedenti sedi in Dacia il consenso a stabilirsi in Media.
Nel 472 fu occupata dal re ostrogoto Teodemiro, padre di Teodorico, perché l'imperatore di Bisanzio Leone I aveva interrotto il pagamento di un tributo annuale precedentemente riconosciuto ai Goti.

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Riferimenti letteratura:

Svetonio - Vite dei Cesari

Dione Cassio - Storia romana

Plinio il Vecchio - Storia Naturale

Storia Augusta

Giovanni Xifilino - Compendio di Dione Cassio

Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare

Cesare Balbo - Storia d'Italia

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