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Matilde di Canossa
Figlia di Bonifacio marchese di
Toscana
e di Beatrice di Lotaringia, nacque nel
1046
probabilmente a
Mantova
.
Il padre apparteneva alla potente famiglia feudataria di
Canossa
, la madre ad una casata tedesca imparentata con i duchi di Svevia. Cresciuta nella ricca corte feudale dei genitori, Matilde ricevette un'educazione molto superiore a quelle che in genere toccava alle donne della sua epoca.
Nel
1052
il padre
Bonifacio
rimase vittima dell'attentato di un vassallo e l'anno successivo morirono in circostanze mai chiarite i fratelli Federico e Beatrice.
Nel
1054
Beatrice si risposò con
Goffredo il Barbuto
duca della Bassa Lotaringia, padre di
Goffredo il Gobbo
. Questa unione fra due famiglie tanto importanti, avvenuta senza l'autorizzazione imperiale, provocò l'ira dell'imperatore
Enrico III
che fece arrestare Beatrice e Matilde e le trattenne a lungo in
Germania
alla sua corte.
Nel
1056
Enrico III
morì e Beatrice tornò in
Toscana
con il marito. Trascorse un decennio sul quale abbiamo scarse notizie, nel
1067
Beatrice e Matilde si trasferirono in Lorena dove
Goffredo il Barbuto
morì nel
1069
e dove Matilde sposò il fratellastro
Goffredo il Gobbo
, figlio di prime nozze di
Goffredo il Barbuto
, dal quale ebbe una bambina che morì quasi subito.
Beatrice tornò in
Italia
e Matilde la seguì abbandonando il marito nel
1072
.
Goffredo
cercò più volte la riconciliazione anche con il sostegno del nuovo papa
Gregorio VII
ma Matilde rifiutò categoricamente di riunirsi al marito.
Gregorio VII
chiese ed ottenne il supporto delle due contesse nella lotta per le investiture, intanto si guastavano i rapporti fra il pontefice e
Goffredo il Gobbo
che nel
1076
a Worms fu fra quanti approvarono la deposizione di
Gregorio VII
.
Pochi giorni dopo la dieta di Worms,
Goffredo
venne assassinato ed alcuni sospettarono che Matilde fosse la mandante dell'omicidio.
Gregorio VII
reagì alle decisioni di Worms con la scomunica di
Enrico IV
.
Beatrice morì a
Pisa
il 18 aprile
1076
e in quel periodo Matilde si trovò impegnata su più fronti: l'ordinario governo dei suoi vasti domini, la difficile situazione politica nello scontro fra
Enrico IV
, con il quale aveva vincoli di parentela e obblighi di vassallaggio, e
Gregorio VII
al quale era legata da sincera e profonda amicizia oltre che da sentimenti religiosi. Si occupò inoltre di entrare in possesso dell'eredità del marito, operazione non semplice nella quale fu decisivo il supporto dell'autorità papale di
Gregorio VII
.
La scomunica aveva fortemente indebolito la posizione di
Enrico IV
il quale non poteva sottovalutare l'effetto del provvedimento sulla morale religiosa dei suoi sudditi ed il vantaggio che la situazione forniva ai suoi avversari.
Anche
Gregorio VII
era in difficoltà per vari motivi e
Roberto il Guiscardo
aveva già conquistato
Salerno
e si presentava come una seria minaccia per gli equilibri politici del momento. Per questi motivi
Gregorio VII
decise di incontrare l'imperatore e si mise in viaggio verso la
Germania
ma a
Mantova
fu informato che
Enrico IV
, con analoga decisione, stava scendendo in
Italia
. Il papa si ritirò quindi nel castello di
Canossa
mentre Matilde si faceva carico delle trattative insieme ad Ugo di Cluny.
I due mediatori incontrarono l'imperatore il 20 gennaio
1077
nei pressi di
Canossa
e lo convinsero a chiedere udienza al papa in veste di penitente.
Notoriamente l'incontro fra
Gregorio
e
Enrico
fu preceduto da tre giorni di pubblica penitenza dell'imperatore vestito di un saio e scalzo alla porta del castello, un evento epocale ma non decisivo.
Enrico IV
ottenne il perdono ma poco dopo organizzò l'arresto del papa e della contessa, questi ne furono informati ed evitarono la cattura fermandosi nei territori di lei per alcuni mesi e recandosi a
Roma
a settembre.
Intanto in
Germania
Rodolfo di Svevia
veniva incoronato in opposizione ad
Enrico IV
aprendo una lotta che portà ad una vittori di
Enrico
nella battaglia di Flacheim del 27 gennaio
1080
.
Gregorio
, che in un primo momento non aveva riconosciuto
Rodolfo
, scomunicò di nuovo
Enrico IV
il 7 marzo
1080
mentre l'imperatore lo dichiarava deposto e il 25 giugno faceva eleggere Wiberto arcivescovo di
Roma
che prese il nome di
Clemente III
.
Il 15 ottobre
1080
Rodolfo di Svevia
morì per le ferite riportate nella battaglia di Merserburg mentre i vescovi dell'
Italia
settentrionale contrari a
Gregorio VII
sconfiggevano l'esercito di Matilde presso
Mantova
.
Nel
1081
Enrico IV
scese in
Italia
per insediare
Clemente III
e fu costretto a raggiungere
Roma
per un percorso più lungo perché Matilde gli negava il transito nelle sue terre.
L'imperatore non riuscì ad entrare in
Roma
e retrocedette verso nord mentre emanava un decreto per condannare Matilde e privarla dei suoi poteri.
Enrico IV
invase la
Toscana
e Matilde fu costretta a ritirarsi nei suoi possedimenti emiliani.
Dopo ripetuti tentativi,
Enrico IV
occupò
Roma
ed insediò
Clemente III
nel
1084
mentre
Gregorio VII
si rifugiava in
Castel Sant'Angelo
e Matilde, che aveva già devoluto ingenti fondi in favore del pontefice, non riusciva a fornire ulteriori aiuti.
Il 27 maggio
1084
l'esercito di
Roberto il Guiscardo
cacciò gli imperiali da
Roma
ma saccheggiò la città .
Roberto il Guiscardo
tentò senza successo di conquistare
Tivoli
, quindi si ritirò e
Gregorio VII
lo seguì a
Salerno
dove morì il 25 maggio
1085
.
Matilde aveva intanto riorganizzato le sue risorse e riconquistato parte dei domini sottrattile. Prese a dare aiuto e rifugio ai sostenitori di
Gregorio VII
come Bonizone vescovo di
Sutri
, Anselmo da Baggio ed Ermanno di Meltz, tutti esuli per volontà dell'imperatore.
La contessa appoggiò l'elezione quale successore di
Gregorio VII
di
Vittore III
(Dauferio abate di Montecassino) ma questi era anziano e malato e presto si ritirò a
Montecassino
lasciando che il rivale
Clemente III
rientrasse a
Roma
; Matilde lo riaccompagnò a
Roma
e lo insediò a
San Pietro
mentre
Clemente III
si rifugiava nel
Pantheon
.
La popolazione era divisa e si verificarono tumulti,
Vittore III
prevalse ma dovette tornare presto a
Montecassino
per motivi di salute e vi morì il 16 settembre
1087
.
Fu eletto Oddone di
Ostia
che prese il nome di
Urbano II
e consigliò a Matilde di sposare
Guelfo V
di
Baviera
perché l'aiutasse a fronteggiare
Enrico IV
del quale era storico avversario.
Enrico IV
tornò in
Italia
e nel
1091
espugnò
Mantova
proseguendo la guerra contro Matilde durante l'anno successivo.
Nell'autunno le truppe imperiali arrivarono a minacciare direttamente
Canossa
ma furono duramente sconfitte mentre
Milano
ed altre città lombarde, ribelli al potere imperiale, si avvicinavano alla contessa. Presso Matilde trovarono asilo anche Corrado e Prassede, rispettivamente primo figlio e seconda moglie di
Enrico IV
quando gli si ribellarono.
Enrico IV
rientrò in
Germania
nel
1097
e Matilde, ripreso pieno possesso dei suoi domini, tornò alle normali attività di governo ed alla sua politica di sostegno della Chiesa e dei vescovi riformatori.
Enrico IV
morì il 7 agosto
1106
, deposto ed imprigionato dal figlio
Enrico V
. Questi scese in
Italia
nel
1110
per ottenere l'incoronazione dal papa
Pasquale II
e nel
1111
fu stipulato, forse con la mediazione di inviati di Matilde, l'accordo di
Sutri
fra il papa e l'imperatore.
Enrico V
tuttavia non tenne fede all'accordo e catturò
Pasquale II
costringendolo a riconoscergli il privilegio delle investiture.
Durante il suo ritorno in
Germania
,
Enrico V
revocò le sanzioni stabilite dal padre contro Matilde e la reinsediò ufficialmente al potere; nel
1114
la contessa rientrò in possesso di
Mantova
.
Matilde morì a Bondeno di Roncore il 24 luglio
1115
e fu sepolta nell'Abbazia di San Benedetto Polirone da dove il suo corpo fu traslato in
San Pietro
nel
1632
per volontà di
Urbano VIII
.
Riferimenti Genealogici
Padre:
Bonifacio di Canossa
Matrimoni - Unioni:
Goffredo il Gobbo
Guelfo V
Indice sezione