Erodoto cita i Nasamoni fra le popolazioni dell'Africa Settentrionale stanziate sulla costa orientale (Grande Sirte) e racconta di loro che si nutrivano di locuste disseccate al sole, macinate e mescolate nel latte. Gli uomini erano poligami e condividevano le donne, quando un uomo prendeva moglie la sposa doveva unirsi ad uno ad uno con tutti i convitati che dopo l'amplesso consegnavano i doni nuziali. Giuravano sulla memoria dei defunti illustri e pregavano le anime degli antenati per ottenere divinazioni.
I Nasamoni sterminarono gli Psilli e ne occuparono il paese che confinava con il loro.
Questa popolazione fu sottomessa dai Romani nella prima età imperiale e si ribellò sotto Domiziano. Repressi dal pretore Gneo Suellio Flacco furono costretti a migrare verso l'interno.

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Riferimenti letteratura:

Erodoto - Storie

Gaio Giulio Solino - Delle cose meravigliose del mondo

Plinio il Vecchio - Storia Naturale

Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare

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