Fiume dell'Asia, subcontinente indiano, nasce dall'Hmalaya a 4.500 m.s.l.m. e scorre per 2.507 km. attraverso India e Bangladesh per sfociare nel golfo del Bengala.
E' il fiume sacro della religione Indu.

Plutarco, racconta che Alessandro Magno dopo aver superato l'Indo avrebbe voluto raggiungere il Gange ma i suoi soldati, stremati da una spedizione che durava già da anni, rifiutarono di procedere oltre e Alessandro si rassegnò a tornare in patria.
Analoga notizia fornisce Zonara il quale inoltre identifica il Gange con il fiume Fison di cui si parla nella Bibbia, uno dei fiumi che nascono nel Paradiso Terrestre.
Diodoro Siculo riprende la notizia di Alessandro che aspirava a raggiungere il Gange ed aggiunge che il condottiero avrebbe voluto combattere contro il popolo dei Gandaridi, grandi combattenti dotati di molti elefanti.
Plinio il Vecchio parla delle straordinarie dimensioni del Gange e delle montagne dalle quali nasce in un luogo sconosciuto. Dice che il fiume ha diciannove affluenti e che le sue rive sono abitate da genti dalla pelle scura.
Dante Alighieri (Purgatorio II) usa il Gange come punto di riferimento astronomico: si trova a novanta gradi a oriente di Gerusalemme, quando a Gerusalemme è mezzogiorno sul Gange la notte entra nella Bilancia, quando a Gerusalemme tramonta il sole sul Gange è mezzanotte.

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Riferimenti letteratura:

Diodoro Siculo - Biblioteca storica

Plinio il Vecchio - Storia Naturale

Plutarco - Alessandro e Cesare

Giovanni Zonara - Storia del mondo

Divina Commedia - Purgatorio

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