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Demetrio di Falero



Nato a Falero, nei pressi di Atene, nel 345 a.C., studiò come discepolo di Teofrasto.
Dal 325 a.C. si dedicò alla politica diventando uno dei più famosi oratori ateniesi dell'epoca.
Dal 317 a.C. ebbe il governo di Atene per volere del re macedone Cassando e lo tenne per dieci anni fino al 307 a.C. quando Demetrio Poliorcete attaccò Atene.
Demetrio Falereo fu esiliato e condannato a morte in contumacia, fuggì in Egitto dove divenne consigliere di Tolomeo I e suo bibliotecario.
Giuseppe Flavio gli attribuisce l'iniziativa che portò alla redazione di una nuova versione in greco della Bibbia, nota come "Bibbia dei Settanta".
Fu autore di componimenti filosofici e letterari dei quali abbiamo soltanto frammenti ed un eleno di titoli in Diogene Laerzio.
Demetri Falereo morì nel 282 a.C. nell'Alto Egitto dove si trovava confinato perché inviso a Tolomeo II, successore di Tolomeo I.


Riferimenti letteratura:
  • Giuseppe Flavio - Antichità Giudaiche
  • Plutarco - Demostene e Cicerone




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