La grande piazza che per tutta l'età repubblicana fu il centro della vita cittadina di Roma fu realizzata nella valle compresa fra il Palatino e il Campidoglio nel VII secolo a.C. Fu necessario prosciugare alcune aree paludose e convogliare al Tevere le acque della valle tramite un grande canale artificiale detto Cloaca Massima.
Inizialmente la piazza, nella quale convergevano le più importanti strade della città, aveva funzioni commerciali oltre ad essere sede di luoghi di culto (templi di Saturno, dei Dioscuri, di Giuturna), successivamente le attività commerciali furono trasferite altrove e nel II secolo a.C. la costruzione delle basiliche trasformò il Foro in un centro destinato prevalentemente a funzioni amministrative e giudiziarie.
Giulio Cesare costruì il suo foro, così Augusto e diversi suoi successori e via via il Foro Romano divenne un luogo solennemente rappresentativo in cui gli interventi edilizi si fecero sempre più rari. Il più recente monumento aggiunto al foro fu la colonna dell'imperatore bizantino Foca (608 d.C.)
Nel Rinascimento il Foro fu gravemente spogliato di materiali che furono utilizzati per nuovi edifici e monumenti o trasformati in calce, in seguito si alternarono periodi di abbandono e riscoperte ma solo nel XIX secolo si iniziò ad effettuare lavori sistematici di scavo e di restauro.

Principali monumenti nel Foro Romano

- Tempio di Antonino e Faustina
- Basilica Emilia
- Tempio di Cesare
- Arco di Settimio Severo
- Cloaca Massima
- Argiletum
- Curia
- Tempio della Concordia
- Tempio di Vespasiano
- Portico dei Consenti
- Rostri
- Piazza del Foro
- Colonna di Foca
- Basilica Iulia
- Tempio dei Castori
- Santa Maria Antiqua
- Tempio di Vesta
- Casa delle Vestali
- Reggia
- Via Sacra
- Necropoli arcaica

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