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Aulo Cecina Alieno



Comandante delle legioni della Germania Superiore sotto Galba, divenne partigiano di Vitellio e nel 69 d.C. guidò il suo esercito verso l'Italia. Durante la marcia si scontrò con gli Elvezi e ne fece strage. Giunto a Piacenza, che era occupata dalle forze di Otone, assediò la città ma non riuscendo a prenderla riattraversò il Po dirigendosi a Cremona.
Scontrandosi con gli otoniani comandati da Gaio Svetonio Paolino e Aulo Mario Celso, Cecina fu sconfitto. Gli otoniani concentrarono le loro forze a Bedriaco presso Cremona dove il 14 aprile 69 si scontrarono con i vitelliani. Cecina era stato raggiunto da Fabio Valente che comandava il resto delle truppe di Vitellio e i due generali ebbero la meglio sugli otoniani.
Quando Vitellio occupò Roma come imperatore, Cecina e Valente ebbero il consolato. Poco più tardi Cecina fu inviato contro Marco Antonio Primo che stava invadendo l'Italia con un esercito di Vespasiano ma invece di combattere tradì Vitellio per accordarsi con Antonio Primo. Una parte dei suoi soldati, tuttavia, rifiutarono di passare a Vespasiano e fecero prigioniero Cecina ma quando furono sconfitti da Antonio Primo lo liberarono per mandarlo a trattare la resa con il vincitore. Antonio accolse Cecina ma senza trattare con lui lo inviò a Vespasiano.
Non si conoscono le vicende di Aulo Cecina negli anni successivi fino al 79 quando fu fatto uccidere da Tito, allora prefetto del pretorio, per aver preso parte a una cospirazione contro Vespasiano.


Riferimenti letteratura:
  • Tacito - Storie



  • Indice sezione