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Riferimenti Genealogici

Genitori:
  • Lorenzo de'Medici
  • Clarice Orsini
    Fratelli e sorelle:
  • Piero de Medici
  • Maddalena de' Medici
  • Giuliano de'Medici
  • Leone X papa



    Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dicembre 1475, figlio secondogenito di Lorenzo de' Medici e di Clarice Orsini.
    Studiò a Firenze e a Pisa ed intraprese molto presto una rapida carriera ecclesiastica che lo portò ad essere nominato abate di Montecassino poi di Morimondo.
    Il 9 marzo 1489 fu creato cardinale da Innocenzo VIII e nel 1492 ebbe la carica di legato pontificio presso la Signoria. Un mese dopo, il 9 aprile, Lorenzo il Magnifico morì e Giovanni si recò a Firenze per le sue esequie ma dopo un breve soggiorno tornò a Roma per partecipare al conclave che elesse Alessandro VI (Rodrigo Borgia), Innocenzo VIII era morto il 25 luglio.
    Negli anni successivi Giovanni de' Medici viaggiò a lungo in Europa e tornò a Roma nel 1497, durante i suoi viaggi aveva conosciuto artisti e letterati ed approfondito i suoi interessi culturali.
    Si trovava a Bologna come legato pontificio quando l'11 aprile 1512 i Francesi sconfissero la Lega Santa. Il Cardinale venne arrestato e dopo la liberazione operò in favore della restaurazione medicea in Firenze.
    Intanto sul soglio papale ad Alessandro III era succeduto Pio III (1503) ed a questi, dopo meno di un mese, Giulio II che morì il 21 febbraio 1513. L'11 marzo 1513 Giovanni de' Medici fu eletto papa e scelse il nome di Leone X.
    La posizione pacifista che assunse rispetto alla politica italiana fu a volte alterata dalle sue manovre per favorire i Medici. Procurò infatti il governo di Firenze al fratello Giuliano e successivamente al nipote Lorenzo. A quest'ultimo fece avere anche il ducato di Urbino a danno di Francesco Maria della Rovere.
    Tentò di ostacolare le pretese di Francesco I di Francia, incoronato nel 1515, sul ducato di Milano. Tentò di apporsi ai Francesi con l'imperatore, Genova, Milano e Svizzera ma quando la Lega venne sconfitta dai Francesi nella battaglia di Marignano, il pontefice venne ad un accordo con il monarca francese stipulando il concordato di Bologna.
    Il suo munifico mecenatismo e le spese militari finirono con il compromettere la situazione delle finanze della Chiesa, problema al quale tentò di riparare con la vendita delle indulgenze ed il commercio delle cariche ecclesiastiche.
    Il 15 giugno 1520 condannò le opere di Lutero con la bolla Exsurge Domine minacciando la scomunica che poi decretò il 3 gennaio 1521 con la Decet Romanum Pontificem.
    Leone X morì il 1 dicembre 1521, poiché aveva soltanto quarantasei anni non mancarono sospetti di avvelenamento e fu aperta in merito un'inchiesta che non portò a risultati significativi.
    Fu sepolto nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva. Il 9 gennaio 1522 fu eletto il suo successore Adriano VI.

    Molto importanti furono le opere urbanistiche di Leone X a Roma. Con l'apertura della Via Leonina (oggi Via Ripetta) iniziò un processo di sistemazione della zona compresa fra le tre vie parallene (Via Ripetta, Via del Corso, Via del Babuino) che fu portato a termine durante il pontificato di Clemente VII. Per i lavori di Via Ripetta si ricorse a due supervisori d'eccezione: Raffaello Sanzio e Antonio da Sangallo.
    Un altro capolavoro commissionato da Leone X è costituito dai dieci arazzi per la Cappella Sistina raffiguranti scene della vita di San Pietro e San Paolo. Nel 1515 il papa affidò l'esecuzione dei cartoni a Raffaello e il lavoro di tessitura all'arazziere Pieter van Aelst di Bruxelles, i primi sette arazzi completi furono esposti nella Cappella il 26 dicembre 1519.
    Letterato dalla vasta cultura, scelse come suoi segretari Pietro Bembo e Jacopo Sadoleto.


    Vedi anche:
  • Cronologia dei Papi ed Antipapi


    Riferimenti letteratura:
  • Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare





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