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Umbria



Umbria in Italy
Posizione dell'Umbria
Di TUBS [GFDL o CC-BY-SA-3.0],
attraverso Wikimedia Commons
INFORMAZIONI GENERALI
Regione dell'Italia Centrale.
Confini: Marche, Toscana, Lazio.
Capoluogo: Perugia
Superficie: 8.456 kmq.
Popolazione: circe 908.000 abitanti.
Province: Perugia, Terni.

STORIA

Preistoria
Dai giacimenti del bacino del Tevere provengono reperti preistorici che risalgono al Paleolitico Superiore, si tratta di attrezzi in pietra a forma di amigdala.
Nei pressi del piccolo centro di Parrano, non lontano da Orvieto, si trovano grandi grotte dette Tane del Diavolo nelle quali sono stati rinvenuti reperti del Paleolitico Superiore, del Neolitico, dell'Eneolitico.
La quantità e la qualità dei reperti indicano che la regione possedeva già in età preistorica considerevoli insediamenti umani.
Nel secondo millennio a.C. la popolazione indoeuropea degli Umbri si stabilì in un territorio molto più vasto dell'attuale regione che arrivava fino alla costa del Mar Tirreno. Parlavano una lingua del ceppo italico-osco ed attartenevano alla stessa stirpe dei Piceni e dei Sabini.
Al periodo degli Umbri risale la prima fondazione di diverse città fra le quali Assisi, Città di Castello, Foligno, Gubbio, Narni, Perugia, Spoleto e Todi.
Nel Palazzo dei Consoli di Gubbio si conservano le Tavole Eugubine, tavole di bronzo che furono incise nel secondo secolo a.C. in lingua umbra ma utilizzando caratteri etruschi e latini, contengono disposizioni in materia religiosa e descrizioni di culti e rituali.
Ai secoli XV e XVI a.C. corrisponde la fase preistorica della zona di Terni (fase che a volte viene definita Terni I) alla quale risalgono pozzetti funerari per la custodia delle ceneri dei defunti.

Periodo Preromano
A partire dalla prima parte del primo millennio a.C. gli Umbri videro il proprio territorio ridimensionarsi rapidamente a causa dell'espansione dei popoli confinanti, in particolare degli Etruschi che andarono ad occupare in modo tutt'altro che pacifico l'area dalla riva destra del Tevere alla costa tirrenica che entrò a far parte, per gli antichi, dell'Etruria e che corrisponde all'attuale Toscana meridionale.
Fra l'VIII ed il VII secolo a.C. Orvieto passò agli Etruschi e conobbe un periodo di grande evoluzione.
Una tradizione nata da un'iscrizione risalente alla prima età imperiale indica nel 672 a.C. la data della fondazione della città di Terni.
Nel quarto secolo a.C. Perugia entrò a far parte della Dodecapoli Etrusca, in quel periodo la città fu munita della cerchia di mura ancora parzialmente visibile.
Cascata delle Marmore 1
Cascata delle Marmore
Di Croberto68 (Opera propria)
[CC-BY-3.0], attraverso Wikimedia Commons

Conquista romana
Nel 300 a.C. il console Quinto Apuleio Pansa iniziò l'assedio della fortezza umbra di Nequino che sorgeva presso il sito dell'attuale Narni, in posizione strategica per la penetrazione in Umbria. In quel periodo Umbri, Etruschi, Galli e Sanniti si stavano coalizzando per contenere l'espansione romana.
La fortezza di Nequino era ben difese anche dalla sua posizione geografica e fu conquistata soltanto l'anno successivo dai consoli Marco Fulvio Peto e Tito Manlio Torquato. Il lungo assedio ed i relativi combattimenti avevano praticamente distrutto Nequino e più tardi i Romani fondarono nella stessa località la città di Narnia (Narni).
Nel 295 a.C. si svolse la battaglia del Sentino, nei pressi dell'attuale Sassoferrato che oggi fa parte della provincia di Ancona.
L'evento fu particolarmente importante per la successiva storia della regione perché comportò il suo inserimento nel mondo romano con le relative conseguenze politiche, sociali, economiche e culturali.
Durante il dominio romano vennero bonificate aree paludose che furono destinate alla colonizzazione, sorsero nuovi centri cittadini e piccoli abitati crebbero fino alla dimensione urbana, le comunicazioni furono razionalizzate e nel 219 a.C. fu aperta la nuova rete viaria, la via Flaminia che collegando Roma a Rimini attraversava l'intera regione.
La riorganizzazione del territorio italiano voluta da Augusto definì una regione Umbria i cui confini erano molto diversi da quelli attuali includendo parte del Casentino e parte della costa adriatica da Rimini a Ancona.
Più tardi i confini vennero ridisegnati sotto Diocleziano ed il termine Umbria venne abrogato perché il territorio fu unito ad una parte della Toscana sudorientale formando una regione detta Tuscia.

Medioevo
Nel primo Medioevo, a seguito delle invasioni barbariche, la popolazione umbra diminuì bruscamente, l'agricoltura regredì e molti territori in precedenza coltivati vennero abbandonati, i centri urbani entrarono in una crisi di grave degrado.
Fecero eccezione le località disposte lungo il corridoio bizantino (Roma - Rimini - Ravenna) e quelle che furono incluse nel Ducato di Spoleto fondato dai Longobardi nel sesto secolo.
Con l'undicesimo secolo inizia la ripresa che in Umbria è caratterizzata dal formarsi di numerosi piccoli centri abitativi in posizione collinare, spesso fortificati, di monasteri e villaggi rurali uniti fra loro da una fitta rete viaria.
La ripresa del commercio, praticamente scomparso nei secoli precedenti, permette il rifiorire di alcune città più antiche come, ad esempio, Terni e Foligno.
Il tredicesimo secolo vede un forte impulso nell'architettura dell'Umbria. I ricchi proventi del commercio e dell'artigianato si riflettono nei grandi palazzi signorili, negli edifici pubblici, nell'urbanistica in generale, ma nello stesso periodo il diffondersi ed il crescere dell'Ordine Francescano e di altri Ordini Mendicanti comporta la costruzione di chiese, abbazie e monasteri.
Il quattordicesimo secolo fu caratterizzato dalla conflittualità fra i comuni umbri ed il potere detenuto dallo Stato Pontificio. Di tenere sotto controllo questa situazione fu incaricato il cardinale Egidio Albornoz che prese diverse misure di ordine militare fra cui la costruzione di grandi fortezze in posizione dominante rispetto agli abitati.
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Piazza IV Novembre - Perugia
Di Geobia (Opera propria)
[CC-BY-SA-3.0], Wikimedia Commons

Dominio Papale
La sconfitta delle ribellione di Perugia del 1540 detta Guerra del Sale portò all'assorbimento della città e del suo territorio nello Stato Pontificio. Da allora la storia dell'Umbria segue nelle linee generali quella dei domini della Chiesa.
Durante questo periodo l'Umbria decade al ruolo di fonte di approvvigionamenti alimentari. Anche dal punto di vista culturale in questi secoli la sua impronta fortemente medievale non viene apprezzata e gli intellettuali del tempo preferiscono dedicare la propria attenzione ad altri scenari. Si dovrà attendere il periodo napoleonico e poi il romanticismo perché la tendenza si inverta nuovamente.

Età moderna
La configurazione regionale attuale comincia a delinearsi durante il periodo napoleonico per essere definita con l'unificazione nazionale italiana quando si formalizza una regione Umbria geograficamente corrispondente a quella attuale ad eccezione del Reatino che passò dall'Umbria al Lazio negli anni venti del ventesimo secolo.


Vedi anche:
Elenco delle località umbre in questo sito





Riferimenti letteratura:
  • Virgilio - Eneide
  • Properzio - Elegie
  • Polibio di Megalopoli - Storie
  • Livio - Storia di Roma
  • Strabone - Geografia
  • Plinio il Vecchio - Storia Naturale
  • Svetonio - Vite dei Cesari
  • Tacito - Annali
  • Procopio di Cesarea - La guerra gotica
  • Paolo Diacono - Storia dei Longobardi
  • Dante Alighieri - De vulgari eloquentia




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