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Calcante

Indovino greco, figlio di Testore.
Interrogò gli dei per sapere quando e come la flotta achea, bloccata in Aulide dalla mancanza di vento avrebbe potuto riprendere la rotta verso Troia. In base al responso ottenuto sentenziò che soltanto il sacrificio di Ifigenia, figlia di Agamennone, avrebbe potuto risolvere la situazione.
In Ditti Cretese presiedette il rituale nel quale i principi greci giurarono di distruggere Troia.
Nel primo canto dell'Iliade (v. 90 e sgg) rivela, su richiesta di Achille, le causee della peste che va sterminando gli Achei, peste mandata da Apollo perchè Agamennone tiene prigioniera la figlia di Crise, suo sacerdote.
Calcante si esprime con timore ben sapendo di non essere gradito ad Agamennone a causa del sacrificio di Ifigenia; prima di parlare infatti chiede ed ottiene la protezione di Achille.
Altra importante profezia di Calcante è quella ricordata da Ulisse nel secondo libro dell'Iliade: in Aulide, durante i sacrifici, era comparso un enorme rettile che, sotto gli occhi di tutti, aveva divorato nove uccelli prima di trasformarsi in pietra. L'interpretazione di Calcante, poi dimostratasi esatta, fu che Troia avrebbe resistito per nove anni per crollare durante il decimo.

Inoltre:
- predisse che Troia non poteva essere conquistata senza Achille,
- predisse che bisognava portare a Troia Neottolemo e Filottete e catturare Eleno per conoscere gli oracoli segreti che proteggevano la città,
- predisse il suicidio di Aiace Telamonio, colpito da follia per volontà di Atena (Sofocle, Aiace)

Esistevano diverse versioni sulla fine di Calcante:
- Morì durante il viaggio di ritorno da Troia, per il dolore di essere stato sconfitto da Mopso in una gara di profezia: si trattava di indovinare il numero di fichi che erano su di un albero ed il numero di nati che una scrofa incinta avrebbe dato alla luce.
- Un altro indovino, vedendolo piantare delle viti, gli aveva predetto che non ne avrebbe bevuto il vino. Ottenuto il vino Calcante tenne un banchetto ed invitò anche quell'indovino che, imperturbabile, ripetè la profezia. L'ostinazione dell'indovino divertì Calcante che fu preso da un incontenibile scoppio di risa tanto da morirne soffocato.
- Si uccise per non aver saputo indovinare l'esito di una guerra in Licia, mentre Mopso ne aveva predetto correttamente il risultato.

Nel suo poemetto intitolato Filostrato, Boccaccio inserisce il personaggio di Calcante ma con molte differenze rispetto alla tradizione canonica: l'indovino in quest'opera è troiano e non greco ma viene cacciato da Troia per averne predetto la fine ed accolto dai Greci. Criseide è qui sua figlia e vive a Troia dove ama Troilo ma Calcante ottiene che i Troiani gliela consegnino, in seguito Criseide si innamora di Diomede e Troilo, per la gelosia e per il dolore, cerca la morte in battaglia.
Anche nella commedia Troilo e Cressida di William Shakespeare Calcante è un troiano passato al nemico ed è padre di Criseide (Cressida nella commedia), compare soltanto nella scena in cui chiede ai capi greci di scambiare un prigioniero con sua figlia. Otterrà quanto chiede ed anche qui Criseide/Cressida si innamora di Diomede con buona pace di Troilo.

Nell'opera Achilleide di Papinio Stazio, Calcante su richiesta di Protesilao individua dove si trova Achille che è stato nascosto presso la reggia del re Licomede per evitare che partecipi alla guerra.

Riferimenti letteratura:

Iliade

Eschilo - Agamennone

Sofocle - Aiace

Euripide - Ifigenia in Aulide

Euripide - Ifigenia in Tauride

Licofrone - Alessandra