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Ardea



Notizie generali
Comune in provincia di Roma situato sul versante occidentale dei Colli Albani.
Il territorio comunale ha una superficie di 50.90 kmq. e confina con i comuni di Albano Laziale, Anzio, Aprilia, Ariccia, Pomezia e Roma.
La popolazione è di circa 43.000 abitanti.

Mitologia
Gli antichi conoscevano diverse leggende sulla fondazione di Ardea. Lo storiografo e geografo greco Xenagora, citato da Dionigi di Alicarnasso, la attribuiva ad un figlio di Ulisse e Circe di nome Ardeas.
Per Servio, che ne parla nel suo commento all'Eneide, fu fondata dal mitico re italico Pilumno e da sua moglie Danae, la madre di Perseo.
Per Ovidio infine la città era dei Rutuli ed ebbe il nome di Ardea dall'airone cinerino (ardea cinerea) che fu visto alzarsi in volo dalle sue macerie dopo la sconfitta di Turno.

Storia
L'archeologia ha dimostrato l'esistenza di insediamenti umani nel sito di Ardea già nel Paleolitico e nell'Età del Rame.
Durante l'età del ferro nacquero alcuni villaggi che via via si fusero fino a formare l'antico agglomerato cittadino.
Tradizionalmente gli Ardeatini, così come gli abitanti di altri centri vicini, venivano identificati con i Rutuli, il popolo che nell'Eneide combatte a fianco dei Latini contro i Troiani guidato dal re Turno.
Grazie agli intensi scambi commerciali con Volsci e Latini ed al suo pregiato artigianato, Ardea crebbe notevolmente nell'ottavo e settimo secolo a.C.
Stando a Livio fu attaccata con scarso successo da Tarquinio il Superbo che intendeva impadronirsi delle sue ricchezze.
Più tardi i rapporti con Roma migliorarono: nel quinto secolo gli Ardeatini chiesero l'arbitrato dei Romani in una controversia con Aricia. I dissapori degli anni 445 a.C. e 444 a.C. si risolsero con un trattato di alleanza e nel 443 a.C. il console Marco Geganio Macerino difese Ardea da un'aggressione dei Volsci. In quegli anni i Romani dedussero una colonia ad Ardea.
Successivamente Ardea fu alleata dei Romani contro l'invasione dei Galli ed in quell'occasione fornì consistenti aiuti a Furio Camillo.
Durante la seconda guerra punica, tuttavia, gli Ardeatini rifiutarono aiuti militari a Roma e a guerra finita furono puniti con la perdita dell'autonomia.
Decaduta in età imperiale rimase praticamente disabitata fino al nono secolo quando rinacque un modesto borgo fortificato in territorio controllato dalla Chiesa.
Nel 1419 divenne feudo dei Colonna per poi passare ai Borgia e ad altre famiglie.
Di nuovo abbandonata nel XIX secolo, si ripopolò nel 1932 per effetto dei lavori di bonifica del territorio.
Frazione del comune di Genzano, poi di Pomezia, è tornata ad essere comune autonomo nel 1970.




Riferimenti letteratura:
  • Virgilio - Eneide
  • Dionigi di Alicarnasso - Storia di Roma Antica
  • Livio - Storia di Roma
  • Ovidio - Fasti
  • Ovidio - Metamorfosi
  • Plinio il Vecchio - Storia Naturale
  • Flavio Eutropio - Compendio della Storia di Roma



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