Figlio di Teseo¹ e fratellastro di Acamante. Amò ed abbandonò la principessa trace Fillide che morì di dolore e fu trasformata in mandorlo.
A seconda delle versioni Demofonte, che lascia Fillide per partecipare alla guerra di Troia, non ritorna per incuria o perché impedito dalle vicende della guerra.
In seguito Demofonte affrontò Diomede e i suoi compagni che tornavano dalla guerra di Troia credendoli nemici approdati alle coste dell'Attica con intenzioni ostili e durante la lotta si impadronì del Palladio. Mentre si allontanava uccise involontariamente un ateniese e venne processato nel tribunale detto Sopra il Palladio, tribunale destinato appunto ai casi di omicidio involontario nel quale Demofonte fu il primo ad essere giudicato. Pausania, che racconta l'episodio in I,28,9, precisa che l'imputato fu condannato ad una pena pecuniaria ma ai suoi tempi non era noto chi avesse incassato il pagamento della multa. Inoltre Pausania parla di Demofonte raffigurato in un dipinto della Lesche di Delfi e ricorda come Demofonte abbia richiesto ed ottenuto da Agamennone la liberazione di sua nonna Etra ancella di Elena.
Nella tragedia Eraclidi di Euripide é re di Atene e (dopo la morte di Eracle) concede protezione ai figli dell'eroe, perseguitati da Euristeo.
Plutarco, nella Vita di Teseo, sembra ritenere che Ippolito e Demofonte fossero la stessa persona.
In un racconto di Fanodemo tramandato da Ateneo di Naucrati, Demofonte accolse Oreste in attesa di processo ma fece chiudere i templi per evitare che il matricida li contaminasse², e per consentire comunque lo svolgimento delle libagioni rituali in onore di Dioniso fece servire ai convitati il vino in appositi boccali detti choes invece di farli attingere a un recipiente comune. Da questo episodio traeva origine la Festa delle Brocche che si svolgeva nel corso delle Antesterie o Feste dei fiori.

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Note:
1. Secondo Diodoro Siculo Demofonte e Acamante erano figli di Teseo e di Fedra, per altre fonti Demofonte era figlio di Teseo e Arianna
2. Ateneo di Naucrati - Deipnosofisti XI,49

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Riferimenti letteratura:

Euripide - Eraclidi

Diodoro Siculo - Biblioteca storica

Ovidio - Rimedi d'amore

Igino - Fabulae

Pseudo-Apollodoro - Biblioteca

Pausania - Descrizione della Grecia

Plutarco - Teseo e Romolo

Ditti Cretese - Storia della guerra troiana

Quinto Smirneo - Posthomerica

Colluto di Licopoli - Il rapimento di Elena

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