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Eruli



Popolazione barbara germanica proveniente dalla Scandinavia divisa in tre gruppi che invasero la Spagna, la Gallia e la Grecia.
Nel 268 orde di Eruli e di altre popolazioni gotiche che compivano scorrerie nei Balcani in territorio imperiale furono sconfitte in Serbia dall'imperatore Claudio II, nel 293 furono di nuovo sconfitti da Galerio che aveva allora il grado di cesare nella tetrarchia istituita da Diocleziano.
Il gruppo stanziato in Grecia, sottomesso dagli Ostrogoti, poi dagli Unni alla morte di Attila costituì un regno indipendente tra i Carpazi e il Danubio. Di Eruli era prevalentemente composto l'esercito di Odoacre che nel 476 depose Romolo Augustolo assumento il potere in Italia.
Paolo Diacono racconta che quando i Longobardi lasciando il Norico si spinsero a meridione si scontrarono con gli Eruli sconfiggendoli.
Anche Procopio di Cesarea, nella Guerra Gotica, parla brevemente della storia degli Eruli e di come dopo essere stati dispersi dai Longobardi avevano a lungo vagato in Europa tenendo rapporti a volte ostili a volte amichevoli con l'impero. Convertitisi al Cristianesimo ai tempi di Giustiniano erano diventati meno aggressivi e spesso militavano con i Bizantini, l'esercito con cui Narsete intervenne in Italia contro i Goti, infatti, comprendeva un nutrito contingente di Eruli.


Riferimenti letteratura:
  • Procopio di Cesarea - La guerra gotica
  • Paolo Diacono - Storia dei Longobardi
  • Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare
  • Cesare Balbo - Storia d'Italia




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