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Matrimoni - Unioni:
  • Teano
    Figli:
  • Ifidamante
  • Archiloco e Acamante
  • Agenore
  • Coone
  • Polibo
  • Glauco
  • Eurimaco
  • Elicaone
  • Polidamante
  • Demoleonte
  • Laodamante
  • Laodoco
  • Antenore



    All'inizio della sua opera Tito Livio ricorda la figura di Antenore accanto a quella di Enea; Antenore era il mitico fondatore di Padova, città natale dello storico.
    Postosi a capo degli Eneti, alleati dei Troiani, Antenore raggiunse la piana veneta dalla quale cacciò gli Euganei.
    Nell'Iliade (VII canto) il principe troiano si mostra favorevole alla restituzione di Elena, ma Paride si oppone.
    Secondo tradizioni posteriori avrebbe venduto la patria ai Greci consegnando loro il Palladio ed aprendo le porte di Troia.


    Da Servio apprendiamo che Antenore emigrò con la moglie Teano ed i figli Elicaone e Polidamante e che gli Euganei gli fecero guerra e furono sconfitti.
    Fondò una città sul luogo dove, secondo l'indicazione di un oracolo, aveva ucciso un uccello e la chiamò Patavium. In alcuni autori (p.es. Ellanico) Antenore ed i suoi compagni si macchiarono di tradimento nei confronti di Troia e per questo motivo furono lasciati partire indisturbati dagli Achei, secondo Servio questo tradimento avrebbe coinvolto lo stesso Enea.
    In Livio si legge invece che i due ottennero l'immunità grazie al ruolo moderato che avevano svolto durante la guerra.
    Strabone considera Antenore e i suoi seguaci fra i possibili progenitori dei Veneti.

    Figli di Antenore e di Teano: Coone, Glauco, Agenore, Archeloco e Acamante, Eurimaco, Elicaone, Polidamante, Demoleonte, Laomedonte, Laodoco, Polibo, Ifidamante.
    Antenore ebbe inoltre da una schiava un figlio di nome Pedeo che venne comunque allevato da Teano.

    Pausania descrive i dipinti di Polignoto nella lesche di Cnido (un edificio adibito alle riunioni, al ricovero dei poveri o dei viandanti, ecc.) e fra le numerose scene rappresentate dall'artista ricorda la casa di Antenore contrassegnata dai Greci con una pelle di pantera per evitarne la distruzione e lo stesso Antenore con la sua famiglia che si prepara mestamente alla partenza.

    Prendendo spunto dal mito del tradimento di Antenore, Dante chiama Antenora la zona dell'inferno destinata ai traditori della propria patria.
    Antenore è anche un personaggio secondario del poemetto Filostrato di Boccaccio: catturato dai Greci, viene rilasciato in cambio di Criseida (Criseide) che in questo testo è figlia di Calcante.


    Riferimenti letteratura:
  • Iliade
  • Livio - Storia Romana
  • Virgilio - Eneide
  • Ovidio - Fasti
  • Pausania - Descrizione della Grecia
  • Ditti Cretese - Storia della guerra troiana
  • Darete Frigio - Storia della rovina di Troia
  • Licofrone - Alessandra
  • Strabone - Geografia
  • Pseudo-Apollodoro - Biblioteca
  • Giustino - Epitome delle Storie Filippiche Di Pompeo Trogo
  • Gaio Giulio Solino - Delle cose meravigliose del mondo
  • Quinto Smirneo - Posthomerica
  • Guido delle Colonne - Storia della guerra di Troia
  • Divina Commedia - Inferno
  • Boccaccio - Filostrato
  • William Shakespeare - Troilo e Cressida



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