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Guerra sociale
Nel
primo secolo a.C.
Roma
dominava l'intera penisola e le popolazioni italiche sottomesse avevano spesso combattuto a vantaggio del predominio romano come alleati, tuttavia i loro rapporti con la capitale rimanevano quelli delle province conquistate. Una legge del
95 a.C.
(
Lex Licinia Mucia
) comportò l'espulsione da
Roma
degli
Italici
che vi risiedevano. Questa misura provocò ovviamente forti tensioni tra le genti italiche, tensioni che sfociarono in una grande rivolta nel
91 a.C.
quando venne assassinato
Marco Livio Druso
, il
tribuno della plebe
che aveva presentato la proposta di concedere la cittadinanza romana agli alleati (
socii
).
La rivolta iniziò in
Abruzzo
(
Marsi
,
Vestini
,
Peligni
,
Marrucini
) per estendersi rapidamente nell'
Italia centromeridionale
(
Sanniti
,
Apuli
,
Frentani
,
Lucani
). Le popolazioni insorte si riunirono in una federazione eleggendo la propria capitale a
Corfinio
(che viene ridenominata
Italia
) e nominando comandanti
Quinto Poppedio Silone
e
Gaio Papio Mutilo
. La guerra continuò con alterne vicende fino alla fine dell'anno
89 a.C.
, gli ultimi focolai furono estinti nell'
88 a.C.
, in particolare a
Isernia
e
Nola
.
Già nel
90 a.C.
, su proposta del console
Lucio Giulio Cesare
, fu promulgata la
Lex Iulia de civitate latinis et sociis danda
che concedeva la cittadinanza romana ai
Latini
, agli
Italici
che non si erano ribellati e a quelli che accettavano di deporre le armi. Con la
lex Plautia Papiria
dell'
89 a.C.
e alcuni successivi provvedimenti la cittadinanza fu estesa a tutti gli abitanti della penisola a sud del
Po
. Si procedette quindi ad inserire tutti i nuovi cittadini nelle varie
gentes
.
Principali eventi della Guerra Sociale
91 a.C.
- In settembre il
tribuno della plebe
Marco Livio Druso
chiede la cittadinanza per gli
Italici
;
- Per i suoi buoni rapporti con personalità italiche viene accusato di tradire
Roma
per interesse personale e scopi politici;
-
Druso
presenta la sua proposta di legge all'assemblea popolare. Poco dopo viene assassinato nell'atrio della sua casa
- Ricevuta la notizia dell'uccisione di
Druso
, il nobile marso
Quinto Poppedio Silone
convoca tutti i capi italici a
Corfinio
: viene deciso di dichiarare guerra a
Roma
, si sceglie
Corfinio
come capitale della
lega italica
, si nominano un senato e i comandanti militari,
-
Quinto Popedio Silone
e
Gaio Papio Mutilo
sono nominati consoli.
- Insurrezione a
Ascoli
, uccisi il propretore
Quinto Servilio
e il suo legato
Caio Fonteio
-
Scatone
, capo di una delegazione di nobili italici, si presenta al senato per chiedere la cittadinanza, il senatore
Marco Emilio Scauro
respinge la richiesta e
Scatone
gli consegna la dichiarazione di guerra
- A
Roma
si procede al reclutamento di truppe
-
Cneo Pompeo Strabone
è incaricato di condurre un'azione punitiva contro
Ascoli
, il risultato di un primo scontro è indeciso e i
Romani
si ritirano a
Fermo
dove vengono assediati
90 a.C.
- Consoli
Lucio GIulio Cesare
e
Publio Rutilio Lupo
, a
Cesare
viene assegnato il fronte meridionale contro i
Sanniti
, a
Lupo
il fronte settentrionale contro i
Marsi
,
-
Lucio Cornelio Silla
nominato legato del console
Cesare
,
Caio Mario
legato di
Lupo
,
-
Gaio Perperna
, luogotenente di
Lupo
, viene sconfitto e perde quattromila uomini,
-
Lupo
viene attaccato dal comandante marso
Vettio Scatone
mentre marcia verso
Alba Fucens
e viene sconfitto. Muoiono ottomila romani tra cui lo stesso console
Lupo
- i ribelli espugnano
Isernia
(che diventerà capitale degli insorti), invadono la
Campania
e conquistano
Nola
,
-
Papio Mutilo
viene sconfitto da
Lucio Giulio Cesare
,
-
Gaio Mario
attacca i
Marsi
,
-
Quinto Servilio Cepione
sconfigge i
Peligni
- Rivalità tra
Mario
e
Quinto Servilio Cepione
, questi privo del supporto di
Mario
viene attaccato dai
Marsi
che massacrano le sue legioni,
-
Mario
e
Silla
sconfiggono
Marsi
e
Marruccini
,
-
Lucio Giulio Cesare
viene sconfitto in un'imboscata dei
Sanniti
,
-
Pompeo Strabone
assedia
Ascoli
,
- Il console Lucio Cesare fa approvare la concessione della cittadinanza agli Italici che non si sono ribellati
89 a.C.
- Consoli
Pompeo Strabone
e
Lucio Porcio Catone
,
-
Vidacilio
, un capo dei ribelli, riesce a entrare a
Ascoli
ma vedendo la situazione disperata si suicida,
- Vittoria dei
Romani
presso
Ascoli
,
- Il console
Catone
è sconfitto e ucciso al
lago del Fucino
,
Silla
assume il comando del fronte meridionale,
-
Pompeo Strabone
espugna
Ascoli
dopo aver vinto la più grande battaglia della guerra,
-
Silla
assedia
Pompei
e
Ercolano
, sconfigge a
Nola
il generale nemico
Cluenzio
e uccide ventimila ribelli,
-
Silla
invade il
Sannio
e sconfigge
Papio Mutilo
,
- Quinto Cecilio Metello conquista
Venosa
,
-
Poppedio Silone
muore combattendo contro Metello,
-
Strabone
conquista
Corfinio
capitale della lega.
88 a.C.
- La guerra sociale è ormi conclusa, salvo alcuni focolai nell'
Italia
meridionale.
Riepilogo delle popolazioni combattenti
Settore centro-settentrionale:
-
Marsi
- comandanti
Quinto Poppedio Silone
e
Publio Vettio Scatone
-
Peligni
- comandante
Publio Presenteio
-
Vestini
- comandante
Tito Lafrenio
-
Marrucini
- comandante
Erio Asinio
-
Piceni
- comandanti
Caio Vidacilio
e
Tito Erennio
-
Frentani
- comandante
Caio Pontidio
Settore meridionale
-
Sanniti
- comandanti
Gaio Papio Mutilo
e
Mario Egnazio
---
Irpini
---
Pentri
-
Iapigi
(esclusi i
Peucezi
)
-
Apuli
- comandante
Lucio Afranio
-
Nolani
-
Lucani
- comandante
Marco Lamponio
Principali personaggi
Romani:
Marco Livio Druso
- tribuno della plebe
Cneo Domizio Enobarbo
- pontefice massimo
Lucio Marcio Filippo
- console nel 91 a.C.
Marco Emilio Scauro
- senatore, respinse le richieste degli Italici
Lucio Giulio Cesare
- console nel 90 a.C.
Publio Rutilio Lupo
- console nel 90 a.C.
Cneo Pompeo Strabone
- console nell'89 a.C.
Lucio Cornelio Silla
- legato del console
Cesare
Caio Mario
- legato del console
Lupo
Italici:
Gaio Papio Mutilo
- console italico
Quinto Popedio Silone
- console italico
Publio Presenteio
- pretore nell'esercito confederato
Herio Asinio
- pretore nell'esercito confederato
Caio Vidacilio
- pretore nell'esercito confederato
Tito Erennio
- pretore nell'esercito confederato
Mario Egnatio
- comandante del contingente dei
Sanniti
Tito Lafrenio
- comandante del contingente dei
Piceni
Caio Pontidio
- uno dei capi dell'esercito confederato
Lucio Afranio
- comandante del contingente degli
Apuli
Marco Lamponio
- comandante dell'esercito dei
Lucani
Riferimenti letteratura:
Diodoro Siculo - Biblioteca storica
Velleio Patercolo - Storia romana
Appiano di Alessandria - Le guerre civili dei Romani
Indice sezione